Il teatro di burattini di scuola bolognese
La scuola burattinesca di Bologna occupa un posto di rilievo nel teatro di burattini italiano, condividendo con quella modenese un’influenza decisiva sul panorama culturale regionale. È un’arte che intreccia tradizione e creatività, offrendo spettacoli che da secoli affascinano grandi e piccoli con le sue vivaci "teste di legno".
Le cronache bolognesi documentano spettacoli burattineschi a Bologna già dall’inverno del 1694, segno di una tradizione radicata nel tempo. Il repertorio burattinesco bolognese è ricco e variegato, popolato da figure iconiche come Fagiolino, con la sua irresistibile comicità popolare, e Sganapino, spalla fedele e sagace. Accanto a loro, si muovono personaggi indimenticabili come il Dottor Balanzone, simbolo della saggezza bolognese, Sior Tonino Bonagrazia, Ghìttara Spadàcc, Flemma, Sandrone, Brighella, e la sempre sorprendente Vecchia. Questi burattini, con le loro storie e dialoghi, hanno saputo rappresentare vizi, virtù e umanità in tutte le sue sfaccettature, portando sul palco la vivacità della cultura bolognese.
Oggi, la scuola burattinesca bolognese non è solo custode di una tradizione secolare, ma anche un laboratorio di innovazione. Artisti e artiste contemporanei stanno reinterpretando lo spirito del teatro di burattini, trovando nuove vie espressive che, pur rispettando le radici di questa forma d’arte, la rendono sempre più inclusiva e aperta al futuro.
La capacità di trarre ispirazione dal passato per raccontare il presente è uno degli aspetti più affascinanti di questa tradizione, che continua a evolversi senza perdere la sua autenticità.