Arte dello scalpellino e scultura in arenaria

La lavorazione della pietra è un’arte antica, tramandata di generazione in generazione da abili scalpellini che, con passione e competenza, trasformano l’arenaria in forme decorative e oggetti unici.

copertina di Arte dello scalpellino e scultura in arenaria

Questo mestiere, carico di storia, è stato fondamentale per la creazione di alcune delle più imponenti opere architettoniche del passato, rivelandosi molto più che un semplice lavoro artigianale: è un’espressione di cultura e tecnica.

Le radici di questa tradizione risalgono a epoche remote, quando la pietra era il materiale prediletto per costruzioni monumentali come castelli, monasteri ed edifici di pregio. Nel territorio dell’Appennino bolognese, i Maestri Comacini, celebri artigiani medievali, hanno lasciato un’impronta indelebile: portali decorati, rose propiziatrici di fertilità e incisioni che fungevano da numerazione civica adornano ancora oggi abitazioni e strutture di epoca feudale.

La posizione strategica della linea appenninica, che collegava il nord Italia al centro, ha favorito il passaggio e l’opera di questi scalpellini anche in regioni limitrofe, come la Toscana, in particolare nelle aree di Lucca e Pistoia. Questo movimento di maestranze ha contribuito alla diffusione e all’evoluzione dell’arte scalpellina.

La ricchezza delle cave locali ha fornito agli scalpellini materiali pregiati e versatili, come:

  • La pietra di Praduro e di Sasso, un’arenaria giallognola, utilizzata per la sua facilità di estrazione, nonostante la resistenza limitata.
  • La pietra di Vergato, apprezzata per la lavorabilità, impiegata anche nel restauro del Palazzo del Podestà in Piazza Maggiore, cuore di Bologna.
  • La pietra di Montovolo, di un elegante giallo-grigio, simbolo di raffinatezza architettonica.

Questi materiali, estratti da cave presenti da millenni sulle colline sopra Sasso Marconi, sono parte integrante del paesaggio e della storia bolognese.

Ancora oggi, l’arte dello scalpellino resiste al tempo, raccontando la storia di un mestiere che è insieme espressione di creatività e prova di una maestria senza pari. Gli scalpellini non si limitano a lavorare la pietra: danno vita a un dialogo tra natura e cultura, realizzando opere che uniscono utilità e bellezza.